Ferrari 158, 1964

(da it.wikipedia.org)
Notizie: La Ferrari 158 è stata la monoposto con cui la Scuderia Ferrari ha corso nel Campionato mondiale di Formula 1 tra il 1964 e il 1965. Con il pilota britannico John Surtees vinse il campionato del 1964 piloti e costruttori. Il difficile biennio 1962-1963 fu un argomento sufficiente per convincere la Ferrari a mettere da parte il motore Dino V6 e cimentarsi in una vettura completamente nuova. La scuderia di Maranello però non si limitò progettare ex novo un solo motore, ma si mise all'opera sia su un V8 a 90° che su un 12 cilindri a 180°; poi, sulla base dei risultati ottenuti, si sarebbe dovuta operare una scelta definitiva su quale motore utilizzare. La decisione di progettare non uno, ma ben due motori completamente nuovi, fu alquanto coraggiosa in quanto la scuderia di Maranello ben sapeva che avrebbe potuto utilizzare questi motori per due stagioni soltanto in quanto, a partire dal 1966, la cilindrata in F1 sarebbe stata portata a 3 litri per regolamento. Entrambi i motori rappresentavano una scelta alquanto inedita. Infatti il V8 su una Ferrari di Formula 1 lo si era visto solo sulla 801 ma non era nient'altro che il V8 Lancia che equipaggiava la D50 leggermente modificato. Anche il 12 cilindri a 180° era una scelta singolare in quanto non lo si era mai visto su un'auto da corsa prima di allora se si fa eccezione per un paio di prototipi Alfa Romeo e Cisitalia. Quest'ultimo motore servì comunque da base per tutte le Ferrari F1 che seguirono, almeno fino all'avvento dei motori turbo. Per la progettazione della 158 F1, la Ferrari prese la rivoluzionaria Lotus "25" come modello. Ne replicò infatti la struttura monoscocca a traliccio in tubi d'acciaio, su cui vennero rivettati dei pannelli d'alluminio da entrambi i lati che aumentavano la rigidità complessiva della vettura contenendone allo stesso tempo il peso. La collocazione dei serbatoi lateralmente e davanti al posto guida permise di ridurre la sezione frontale, solo 1 cm in più della Lotus, e migliorare la ripartizione dei pesi così come le sospensioni montate all'interno della scocca e i freni posteriori collocati all'uscita del differenziale. Altra innovazione furono i cerchioni da 15" a cinque razze in lega di magnesio. Il motore aveva anche funzione portante e nella sua prima versione (1963) era alimentato da 4 carburatori Weber per una cilindrata totale di 1487 cm3. La potenza era di 190 CV a 10 700 giri/min. Nel 1964, per aumentare il regime di rotazione, venne diminuita la corsa e aumentato l'alesaggio per una cilindrata totale di 1489 cm3 e l'adozione della nuova iniezione diretta, fornita dalla Bosch e progettata da Michael May, portò la potenza di 210 CV a 11 000 giri/min. Descrizione tecnica: telaio monoscocca con pannelli d'alluminio rivettati alla struttura tubolare – Motore V12 da 1489,63cc – Trasmissione Cambio a 5 rapporti + RM in blocco col motore, trazione posteriore -- Dimensioni e pesi: lunghezza 3950 mm – Larghezza 697 mm – Altezza 768 mm – Passo 2382 mm – Peso 490 kg – Carburante Shell – Pneumatici Dunlop. Avversarie: Brabham BT3, BRM P67, Cooper T71/73, Honda RA271, Lotus "25", Lotus "33". Contemporaneamente allo sviluppo del V8, l'ing. Mauro Forghieri intraprese la strada del 12 cilindri a 180° per realizzare una vettura da affiancare alla 158 F1 ed eventualmente sostituirla. Tecnicamente 158 e 512 F1 sono praticamente identiche fatta eccezione per il motore, il passo di 2 mm superiore e un lieve aumento del peso. Anche esteticamente si fa molta fatica a distinguerle perché l'unica differenza tra le due è il numero dei collettori d'aspirazione (8 per la 158 e 12 per la 512). La gestazione di questo nuovo motore fu piuttosto lunga ragion per cui la 512 venne impiegata per la prima volta nelle ultime due gare della stagione 1964 contribuendo così alla conquista del titolo costruttori. Il 12 cilindri era stato concepito nell'inedita configurazione a 180° per renderlo il più compatto possibile collocando l'alternatore, la pompa della benzina e l'alimentazione alla sua sommità e abbassare di conseguenza il baricentro della vettura. Realizzato inizialmente con l'iniezione indiretta Lucas, venne ben presto equipaggiato con l'iniezione diretta della Bosch contemporaneamente all'adozione delle due candele per cilindro. Nella sua versione definitiva questo motore poteva erogare 225 Cv a 11 500 giri/min. La nuova 158 debuttò nella seconda gara della stagione, il Gran Premio d'Olanda, dove John Surtees conquistò il secondo posto. Nel resto della stagione, John Surtees conquistò due vittorie, il GP di Germania e il GP d'Italia, due secondi posti e un terzo posto che, nonostante quattro ritiri, gli consentirono di vincere il mondiale piloti con un solo punto di vantaggio su Graham Hill. Surtees è così diventato l'unico pilota fino ad oggi ad aver vinto il titolo iridato sia sulle due che sulle quattro ruote. L'altro pilota di casa Ferrari, Lorenzo Bandini che in molte occasioni pilotò la vecchia 156 F1, si classificò al quarto posto della classifica iridata contribuendo con diversi piazzamenti alla vittoria del mondiale costruttori. Inoltre Bandini, che nelle ultime due gare pilotava la nuova 512 F1, contribuì in maniera decisiva alla vittoria finale di Surtees quando al GP del Messico rallentò per farsi sorpassare da Surtees che arrivò così secondo e conquistò i punti necessari a laurearsi campione. In generale la 158 si dimostrò una vettura molto competitiva e superiore alla concorrenza. L'autorevole vittoria al GP di Germania da parte di Surtees fu la dimostrazione di tale superiorità riconosciuta dalla stampa e dai diretti concorrenti. Storicamente, il colore delle automobili da competizione italiane è sempre stato il rosso corsa, fin dagli anni venti. Curiosamente, la Ferrari 158 vinse il campionato del 1964 non nella tradizionale livrea rossa, ma nella colorazione bianco-blu. Infatti, nelle ultime due gare della stagione, il Gran Premio degli Stati Uniti e il Gran Premio del Messico, la 158 fu schierata con i colori della scuderia North American Racing Team, con cui la Ferrari aveva una collaborazione tecnica. La Ferrari fece questo gesto come protesta per la mancata omologazione della 250 LM, che doveva correre nella categoria Gran Turismo ma che invece fu costretta a confrontarsi con i prototipi. La 158 continuò a gareggiare anche nella stagione successiva ma fu affiancata sin da principio dalla nuova 512 F1. Dopo un buon inizio, con un secondo posto al Gran Premio del Sud Africa con John Surtees e a Monaco con Bandini, Il resto della stagione fu avaro di soddisfazioni. Infatti le scuderie inglesi ripresero il sopravvento classificando i loro piloti ai primi quattro posti del mondiale davanti a Surtees (5°) e Bandini (6°). In particolare il 1965 fu l'anno di Jim Clark che vinse sei gare delle dieci in programma con la nuova Lotus "33". Oltre a Bandini e Surtees, alla guida della Ferrari si alternarono diversi piloti provenienti dalle vetture sport, fra cui Nino Vaccarella, Bob Bondurant.
![]() Stato: San Marino Anno: 11 feb 1998 |
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